Quanto posso chiedere di mutuo prima casa con il mio stipendio?
Una delle domande che più frequentemente mi fanno è “quanto posso chiedere di mutuo prima casa”?
Se stai pensando di ottenere un mutuo e non sai qual è l'importo massimo che puoi richiedere alla banca in base al tuo stipendio, in questo articolo di aiuterò ad orientarti su quelle che sono le modalità degli istituti di credito nel concedere finanziamenti.
Il tutto affinché tu possa effettuare una scelta consapevole e ragionata, basata su dati oggettivi e tangibili. Perché chiedere un mutuo prima casa deve essere l’inizio di un bel progetto a lungo termine, vissuto con serenità e gioia.
Qual è l'importo massimo finanziabile per chiedere un mutuo prima casa?
Il tetto massimo, in linea generale, di un finanziamento per immobile da ipotecare, è l'80% del valore di mercato.
Di base, quindi, non sarà possibile richiedere un importo che sia uguale o che ecceda il valore della casa.
Tuttavia esistono delle eccezioni a questa regola, che dovrai valutare in base alle tue facoltà e all'effettiva convenienza.
È infatti possibile richiedere un mutuo al 100% alle seguenti condizioni, stabilite da una delibera del 1995.
Qualora si presentassero delle garanzie integrative, come per esempio coperture fideiussorie, fondi di garanzia, assicurazioni o avalli di persone ritenute solvibili e che, a loro volta, possano fornire documentazione utile a giustificare l'erogazione di un importo superiore alla norma, il mutuo prima casa potrà anche raggiungere la copertura integrale del valore dell'immobile.
Difficilmente però la banca si assumerà il rischio di concedere un mutuo totale senza chiedere qualcosa in cambio. Nonostante quindi la presenza di garanzie, nel caso di insolvenza sarà difficile rivendere la casa a un prezzo vantaggioso per la banca: per questo motivo, i tassi di interesse potrebbero essere più alti e incidere pesantemente sulla rata del mutuo (che comunque non potrà superare un certo importo, in base al tuo stipendio).
A quanto può ammontare l'importo massimo della rata del mutuo prima casa, in base al tuo stipendio
Prima di concedere un mutuo e decidere quindi l'ammontare erogabile, la banca effettua una valutazione che prende in considerazione l'importo del tuo stipendio.
Lo scopo dell'istituto di credito è quello di rendere il più possibile solvibile il debitore, calcolando che la rata non può superare il 30/35% dello stipendio netto del richiedente.
Questa percentuale viene definita solo se non vi sono altri debiti in corso, perché in questo caso la quota dovrà essere necessariamente più bassa.
Gli altri aspetti che vengono presi in considerazione in merito allo stipendio riguardano la stabilità del contratto di lavoro del richiedente, il quale deve necessariamente avere un lavoro a tempo indeterminato oppure fornire ulteriori garanzie, come per esempio una dichiarazione del datore di lavoro che si impegni ad assumere il lavoratore in modo continuativo, indipendentemente dalla formula del contratto.
Prima di chiedere un mutuo prima casa
In conclusione, prima di sottoscrivere un mutuo prima casa, è utile che tu ti faccia un'idea di quale importo richiedere in base a tutti i parametri sopraelencati, affinché risulti conveniente per te e ti consenta di pagare la tua prima casa con tranquillità.
Contattami senza nessun impegno: valuteremo insieme ciò di cui hai bisogno. Grazie alla mia consulenza finanziaria, potrai basarti su dati reali in maniera semplice e oggettiva, e chiedere il mutuo prima casa alle condizioni ideali per le tue necessità. Sarai certo di aver scelto la soluzione migliore, per te e per la tua famiglia.
Per avere l’accesso diretto alla mia consulenza, chiedimi informazioni alla pagina dedicata e ottieni un preventivo personalizzato per la consulenza legata al settore mutuo.
Eligio Peluso
Consulente del Credito dal 2008 supporta le famiglie e le persone a realizzare i propri desideri attraverso la scelta del finanziamento più adatto alle loro esigenze.
Crede in una finanza etica al servizio delle persone e dei loro bisogni. Contribuisce a diffondere la cultura creditizia in parole chiare e semplici.
Iscritto presso gli elenchi pubblici tenuti dall’OAM - Organismo di Vigilanza Agenti e Mediatori - e dall’IVASS – Istituto di vigilanza assicurazioni private.
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